Migranti di talento: quali sono i paesi con una maggiore capacità attrattiva?

da | Ott 19, 2019 | Portale Integrazione Migranti

I nuovi indicatori Ocse di Talent Attractiveness permettono di confrontare i punti di forza e debolezza dei diversi Paesi

Le persone talentuose e qualificate svolgono un ruolo chiave nella crescita economica di un Paese. I paesi dell’OCSE sono sempre più competitivi nell’attrarre e trattenere i lavoratori di talento, in particolare adottando politiche migratorie più favorevoli per i migliori e i più brillanti. Questa competizione ha portato a una convergenza dei quadri politici, ma permangono differenze significative nelle politiche e nelle pratiche.

L’indicatore OCSE di Talent Attractiveness è il primo strumento completo per cogliere i punti di forza e di debolezza dei paesi OCSE in merito alla loro capacità di attrarre e trattenere tre categorie specifiche di migranti di talento: lavoratori altamente istruiti (con master e dottorati), imprenditori stranieri e università studenti.

L’Ocse indaga sette dimensioni: la qualità delle opportunità offerte, la situazione su redditi e tasse, le prospettive globali future del Paese in cui ci si sta per trasferire, la facilità a portarci la famiglia e i costi per la sua cura, lo sviluppo di infrastrutture-ricerca, l’apertura verso l’immigrazione e le diversità e infine la qualità della vita. Le declina su tre profili-tipo di talenti da attirare: i lavoratori altamente qualificati (con un master o dottorato alle spalle), gli studenti universitari e gli imprenditori.

Il modello permette di dare un peso diverso alle variabili considerate per stilare la pagella, in quanto non per tutti hanno la stessa importanza, ad esempio, l’esistenza di misure di sostegno familiare. Nella sintesi generale, l’Ocse considera una simulazione media e attribuisce lo stesso peso a ciascuna variabile.

Da questa risulta che Australia, Svezia, Svizzera, Nuova Zelanda e Canada sono i Paesi più attraenti per i lavoratori migranti altamente qualificati. L’Italia, invece, è quart’ultima e precede solo Grecia, Messico e Turchia.

L’Ocse spiega che la migrazione dei talenti si auto-alimenta: un lavoratore qualificato è attirato da un ambiente in cui può trovare molti suoi pari-grado, generando così quell’effetto moltiplicatore che dà vita a veri e propri movimenti sociali ed economici nel senso dello sviluppo.

Il rapporto esamina l’indice di attrattività dei vari Paesi Ocse anche per gli imprenditori che arrivano dall’estero e per gli studenti internazionali.

Nel caso dei potenziali imprenditori provenienti dall’estero, i Paesi più attraenti sono Canada, Nuova Zelanda, Svizzera, Svezia e Norvegia, l’Italia è 28 esima.

Per gli studenti internazionali i cinque migliori Paesi sono Svizzera, Norvegia, Germania, Finlandia e Stati Uniti. L’Italia, in questo caso, è esattamente a metà classifica. Al netto delle difficoltà di ottenere il visto d’ingresso, in realtà, i Paesi di lingua inglese sono ai primi posti, grazie anche all’elevata spesa per l’istruzione. Norvegia, Germania e Svizzera risultano però attraenti per il reddito e la tassazione perchè permettono agli studenti di lavorare durante la loro permanenza nel Paese e applicano le stesse rette che pagano gli studenti nazionali.

L’Italia – scrive l’Ocse – è avvantaggiata come la Francia da una più semplice concessione, rispetto ad altri Paesi, del permesso di lavoro dopo avere ottenuto la laurea. Una buona parte dell’attrattività dei Paesi dipende dunque da pacchetti di misure favorevoli alla migrazione. Tuttavia, questo non basta.

http://www.oecd.org/migration/talent-attractiveness/